Dopo
giorni intensi, finalmente riesco a organizzare le idee per raccontarvi la 9°
edizione di LSDM a
Paestum. Quest'anno
il tema non era affatto semplice: contaminazioni...
L'evento si è aperto la sera del 17 Aprile al Museo
Archeologico di Paestum con una cena premiere.
Chi avrebbe mai pensato a una cena dentro al museo archeologico? Io no di certo. Ero sbalordita da tanta bellezza che ci circondava. Cibo, vino e persone straordinarie.
Ancora una volta la regia di Barbara Guerra e Albert Sapere hanno portato le meraviglie di Paestum agli occhi del mondo.
Chi avrebbe mai pensato a una cena dentro al museo archeologico? Io no di certo. Ero sbalordita da tanta bellezza che ci circondava. Cibo, vino e persone straordinarie.
Ancora una volta la regia di Barbara Guerra e Albert Sapere hanno portato le meraviglie di Paestum agli occhi del mondo.
Nelle successive giornate del 18 e 19, al Savoy Beach Hotel, si sono susseguiti grandi
chef italiani e internazionali, cimentandosi in preparazioni con mozzarella e
latte di bufala.
Le interpretazioni di ogni chef con piatti di alta cucina pieni di
tecniche e piatti della tradizione erano talmente tante che era impossibile
gustarsi tutte le proposte.
Fra degustazioni e showcoocking c'erano altre delizie
italiane come la pasta, caffè, olio, vino, pane... Non sto nemmeno
a elencarvi tutti i piatti che ho assaggiato, altrimenti vi verserei addosso un
post chilometrico, tipo dépliant.
Allora vi dico il mio chef
preferito e il mio piatto preferito:
come chef, preferito ho Antonia
Klugmann. Lei ha comunicato con semplicità e con una sfilza di parole ben
piazzate i suoi piatti, tanto è che al conduttore Luigi Cremona non è rimasto
molto da dire.
Adoro quando i cuochi si esprimono bene, non solo col cibo, ma anche a parole. Inoltre ho un debole per chi coltiva-raccoglie-cucina. La precisione con cui
raccontava dei suoi campi di camomilla e il suo farm to table mentre
ci preparava gli spaghetti pomodori e fragola era per me pura magia.
Tutti i piatti erano originali, ma
io che amo soprattutto la semplicità ho avuto come piatto preferito il timballo
di Vito Mollica del ristorante Il Palagio del Four Season.
Una
portata per nulla semplice, con tutti i sapori della tradizione di un buon ragù
di carne, in una pasta ripiena con ricotta anche se elaborata, la
sensazione immediata era "sto mangiando
un ottimo piatto di pasta".
Perchè abbiate una idea più precisa dell'evento ecco qua un video girato da me in
quelle giornate:
Per chi vuole rinfrescarsi la memoria con i miei racconti dell'anno scorso c'è questo post e anche il mio articolo sul giornale Nuovitalia.
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